giovedì 2 marzo 2017

Chi è Luca Parolari

Da dove vieni?

Ci siamo conosciuti all’inizio del Liceo, e sono probabilmente una di quelle poche persone che ancora ti chiamano “Pars”. Come te, sono cresciuto sulle rive del Lago di Garda, una benedizione di infanzia che si apprezza sempre più col tempo ed esplorando il mondo.

Chi sei?

In questo momento sono puramente l’insieme delle mie esperienze; la persona che ne nascerà te la saprò raccontare meglio probabilmente tra qualche tempo. Per ora, se mi chiedi che sto facendo della mia vita, posso dirti che la vedo divisa in tre correnti​: medicina/scienze, arte, e creazione.
La prima è il mio lavoro-studio di dottorando in Neuroscienze: soddisfacente quanto frustrante a tratti, ma stimolante.
La seconda è la mia grande passione ora, che mi ha portato ad aiutare artisti dal Sudest Asiatico ad essere apprezzati in un mondo dell’arte competitivo e spesso spietato come quello di New York, dove vivo.
La terza è il lavorare con amici su nuove idee di sviluppo di business - o “start up” - nelle biotecnologie, dove posso prendere le mie conoscenze e mescolarle con un po’ di creatività e spirito di avventura per cercare soluzioni a problemi irrisolti, divertendosi nel processo (spesso). Appena posso approfitto delle occasioni che queste opportunità mi danno per scoprire nuove parti di mondo.

Dove vai?

Mi trovo sempre un po’ spiazzato a questa domanda.
Capita spesso che nelle interviste di lavoro negli Stati Uniti ti venga chiesto dove ti vedi tra 10 anni.
La verità è che se fra 10 anni mi ritrovassi esattamente dove immagino oggi, mi chiederei dove ho sbagliato.
Ho tutto sommato una vaga idea di quelle che sono le cose su cui voglio concentrare le mie energie oggi; ma principalmente vedo le esperienze che sto accumulando come un mezzo per cercare di mantenermi – in ogni fase della mia vita – intellettualmente, spiritualmente ed economicamente libero di fare scelte radicali e rivoluzionarie, di cambiare orizzonti (fisici e non), di trovare nuovi stimoli e passioni.


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