martedì 28 febbraio 2017

Quanto dobbiamo aspettare per il testamento biologico?

http://www.radicali.it/20170227/dj-fabo-radicali-italiani-lezione-dignita-coraggio-parlamento-impari/

La scienza della meditazione

https://www.coursera.org/learn/science-of-meditation

La vita è un sogno?

Schopenhauer osserva che dopo che la “realtà” si è rivelata come rappresentazione del soggetto, diventa molto difficile distinguerla dal sogno.

 

Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, I, 5

 

Noi abbiamo sogni; non è forse tutta la vita un sogno? – o piú precisamente: esiste un criterio sicuro per distinguere sogno e realtà, fantasmi ed oggetti reali? – L’addurre la minor vivacità e chiarezza dell’immagine sognata rispetto a quella reale non merita alcuna considerazione; dato che nessuno ancora ha avuto presenti contemporaneamente l’uno e l’altro per confrontarli, ma si poteva confrontare soltanto il ricordo del sogno con la realtà presente. Kant risolve cosí il problema: “Il rapporto delle rappresentazioni fra di loro secondo la legge della causalità distingue la vita dal sogno”. Ma anche nel sogno ciascun particolare dipende parimenti in tutte le sue forme dal principio di ragione, e questo si rompe soltanto fra la vita e il sogno e fra i singoli sogni. La risposta di Kant potrebbe quindi essere formulata cosí: il lungo sogno (la vita) ha in sé connessioni costanti secondo il principio di ragione, ma non le ha coi sogni brevi; sebbene ciascuno di questi abbia in sé la stessa connessione: fra questi e quello è adunque rotto il ponte, e in base a ciò si distinguono tra loro.

[...] L’unico criterio sicuro per distinguere il sogno dalla realtà è in effetti quello affatto empirico del risveglio, col quale in verità il nesso causale fra le circostanze sognate e quelle della vita cosciente viene espressamente e sensibilmente rotto.

[...] Calderon infine era preso cosí profondamente da questo pensiero, che cercò di esprimerlo in un dramma, che in un certo modo è metafisico: La vita è sogno.

Dopo tutti questi passi di poeti sarà concesso anche a me di esprimermi con una similitudine. La vita e il sogno sono le pagine di uno stesso libro. La lettura continuata si chiama la vita reale. Ma quando l’ora abituale della lettura (il giorno) è terminata e giunge il tempo del riposo, allora noi spesso seguitiamo ancora pigramente, senza ordine e connessione, a sfogliare ora qua ora là una pagina: ora è una pagina già letta, ora una ancora sconosciuta, ma sempre dello stesso libro. Una pagina letta cosí isolatamente è invero senza connessione con la lettura ordinata: tuttavia non rimane molto indietro a questa, se si pensa che anche il complesso della lettura ordinata comincia e finisce parimenti all’improvviso, e si deve quindi considerare solo come un’unica pagina piú lunga.

Anche se, dunque, i singoli sogni sono distinti dalla vita reale in quanto non entrano in quella connessione dell’esperienza, che costantemente continua per tutta la vita; anche se il risveglio rivela questa differenza; tuttavia è proprio quella connessione dell’esperienza che già appartiene, come sua forma, alla vita reale ed il sogno stesso mostra anch’esso una connessione, che si trova a sua volta in se stesso. Se, dunque, per giudicare scegliamo un punto di riferimento esterno ad entrambi, non troviamo nella loro essenza nessuna distinzione precisa e siamo cosí costretti a concedere ai poeti che la vita è un lungo sogno.

 

Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano, 1971, vol. XIX, pagg. 620-622

Per approfondire

http://m.oilproject.org/lezione/sintesi-schopenhauer-etica-musica-6844.html



Foto di  https://issuu.com/claireclocharde6/docs/portfolio_3

La grandezza non consiste nell’essere questo o quello, ma nell’essere se stesso, e questo ciascuno lo può se lo vuole


Søren Aabye Kierkegaard vive la sua breve vita nella prima metà dell'800 (1813 - 1855). La sua adesione al cristianesimo appare come un motivo propulsore del suo pensiero. Egli, infatti, rivendica la singolarità dell'esistenza individuale (differentemente da Hegel) e il primato della fede. La sua filosofia è essenzialmente una ricerca vitale, che investe direttamente l'esistenza umana. In due delle sue principali opere, Aut-Aut e Timore e Tremore, il filosofo mostra come, di fronte all'uomo, si aprano possibilità di scelta esistenziale che corrispondono a tre precisi stadi di vita: esteticoetico religioso. Non si tratta assolutamente di tappe collegate tra loro da un rapporto di necessità, al contrario, fra esse c'è un salto, per cui ogni stadio risulta alternativo all'altro. Fra queste modalità di vita s'impone, dunque, una scelta.


 


Stadio estetico: l'esteta è colui che vive attimo per attimo, alla ricerca incessante del piacere e delle sensazioni più nuove, sfuggenti e irripetibili. Il poeta romantico e il seduttore incarnano questo ideale estetico, in cui si manifesta la consapevole mancanza di senso e responsabilità. La figura dell'esteta è il Don Giovanni di Mozart, il quale vive perennemente alla ricerca dell'attimo in cui la perfezione della bellezza si realizza, per svanire, subito dopo, nella noia delle ripetizioni, Questa mina l'esistenza del seduttore e lo rende consapevole del fatto che la sua vita dipenda da altro, il che lo conduce a intravedere altre possibilità di vita, in confronto alle quali quella estetica appare come insignificante e disperata. La dimensione estetica, con la sua radicale assenza di impegno e responsabilità, sfocia nella disperazione e tutto ciò porta la presa di coscienza dell'insensatezza e della vanità di quell'esistenza


 


Stadio etico: implica l'accettazione di quelle responsabilità del tutto estranee alla leggerezza dell'esteta. Per chi compie la scelta etica, i doveri e gli incarichi sociali diventano il fulcro della quotidianità. Kierkegaard identifica il tipo etico in un personaggio che conduce una vita ordinata e senza scosse, da buon marito e cittadino; nell'adempimento del dovere, egli prende coscienza di sè formandosi una personalità e guadagnando quelle libertà che nello stadio estetico erano solo un'illusione. Tuttavia, l'essere dedito al proprio dovere e il non infrangere alcuna legalità, implica, alla lunga, un atteggiamento conformistico che svuota la soggettività dell'uomo: schiacciato progressivamente dal ruolo sociale che egli incarna, viene ad insinuarsi, in lui, un'inclinazione al male e al peccato cui egli tenta di sottrarsi.


 


Stadio religioso: l'unica possibilità che ci può salvare dalla disperazione è la scelta religiosa. Essa viene esaminata in "Timore e Tremore" mediante la figura di Abramo, chiamato da Dio, per il sacrificio del suo stesso figlio. Il patriarca si piega al volere del Signore senza trovarvi nè senso nè giustizia: la fede non è morale e la morale non è fede, ma si tratta di due dimensioni tra loro incommensurabili. L'uomo è pertanto libero di credere o non credere e a lui spetta la scelta angosciosa fra queste due alternative. 


 


Secondo Kierkegaard, la vita pone l'uomo sempre di fronte ad una scelta di molteplici possibilità, nessuna delle quali è garantita, così che ogni scelta comporti la possibilità del fallimento. L'angoscia è, dunque, un sentimento della possibilità, tuttavia ha, anche, un aspetto positivo quando viene a incontrarsi con la fede. È l'angoscia stessa del peccato che ha permesso ad Adamo di scoprire la propria effettiva esistenza di individuo e che lo ha condotto ad avere piena coscienza dinanzi a Dio, ossia all'infinito.

Bibliografia

- Abbagnano N., Storia della filosofia, Torino, UTET, vol. III, 2013.
- Abbagnano N., Fornero G., Ricerca del Pensiero, Torino, Pearson, vol. III, 2012.
- Geymonat L., Storia del pensiero filosofico e scientifico, Milano, Garzanti, vol. V, 1981.
- Maranzana M., Filosofia ed esperienza, Bologna, Zanichelli, vol. II, 2008.


Per approfondire:


http://lacapannadelsilenzio.it/langoscia-esistenziale-delluomo-moderno-_-soren-aabye-kierkegaard/



Simu li Pacci

Simu li pacci

https://g.co/kgs/Jt7t85

Après La Classe - Testo Lyrics Simu Li Pacci


Testo della canzone

( F.Arcuti / G..Mazzotta / M.Barusso) 

Occhi sbarrati e persi nell'ombra di una cura che mura ogni paura la cura 
Ma questa è storia vera da tutti sconosciuta di prigionieri chiusi nelle loro malattie 
Tra psicokoctel e calmanti da stendere elefanti e intanto in tanti sono a perire 
Eppur nessuno a orecchie per sentire che dire 

Parlo di disperati chiusi a ntra (dentro) le psichiatrie 
In celle senza sbarre si da dove non si può uscire 
Sul filo di un rasoio tra il vero e la follia 
Nella speranza viva che finisca l'agonia 
Di cadere dentro a un burrone che sembra senza fine 
Paura ancora di cadere ormai stanco di sentirmi dire 
Di cadere dentro a un burrone che sembra senza fine 
Paura ancora di cadere ormai stanco di sentirmi dire 

SIMU LI PACCI QUISTU DICITI VUI 
MA SIMU CHIU NORMALI TE TUTTI QUANTI VUI 
SIMU LI PACCI MA QUIDDRHI TE LEGARE 
SE NU NI CAPITI E PERCHE' NU NE SAPITI AMARE 

E inutile somministrare psicofarmaci che mi dai 
Perché mi vuoi tranquillo e calmo pe li cazzi toi 
Mi guardi e mi sorridi ma son ben altri li pensieri toi 
La paga di questo mese e lizette(ricette) che mi dai da firmare 
Ogni volta che ti vengo trovare sento dirmi no non ti preoccupare 
Ancora un farmaco si ma da provare 

Perciò caro dottore no non puoi avvelenare 
Chi a volte le emozioni non riesce a controllare 
Prima ci distruggete psicologicamente 
E poco dopo ci classificate malamente 
E tutti quelli che sono stati vicino alla follia 
Rinchiusi come cani in quell'infame psichiatria 
No non ti abbandonare no non ti rassegnare 
Noi tutti siamo stanchi di sentirci ancora dire ka 

SIMU LI PACCI QUISTU DICITI VUI 
MA SIMU CHIU NORMALI TE TUTTI QUANTI VUI 
SIMU LI PACCI MA QUIDDRHI TE LEGARE 
SE NU NI CAPITI E PERCHE' NU NE SAPITI AMARE 

T S O sono tre lettere sconosciute ma non per chì le abbia già vissute 
Farmaci spacciati da dottori comsensienti 
Sedotti dalle ditte che distruggono le menti 

Tu non pensare tu non devi pensare 
Mi è stato detto come se fossi un vegetale 
No non pensare perché non posso pensare 
Eppure sono un uomo non lo devi dimenticare 

Nome e cognome tengu nome e cognome scrittu 
Per ogni abbuso e per ogni dolore 
Nome e cognome tengu nome e cognome 
Per ogni infermiere e per ogni dottore 
Nome e cognome tengu nome e cognome 
Ti chiedo solo aiuto 
Ma tu riesci acapire' 

SIMU LI PACCI QUISTU DICITI VUI 
MA SIMU CHIU NORMALI TE TUTTI QUANTI VUI 
SIMU LI PACCI MA QUIDDRHI TE LEGARE 
SE NU NI CAPITI E PERCHE' NU NE SAPITI AMARE 

'SIAMO I PAZZI QUESTO CI DITE VOI 
MA SIAMO PIU' NORMALI DI TUTI QUANTI VOI 
NOI SIAMO I PAZZI MA QUELLI DA LEGARE SE NON CI CAPITE E PERCHE' NON CI SAPETE AMARE

Album che contiene Simu Li Pacci

Un Numero
2004 - Industrial



Commissione di inchiesta Marino sugli OPG


https://youtu.be/JCi_h1oWXhI





domenica 26 febbraio 2017

Il Papa, maestro Zen

26 Feb 2017 Vatican-Radio

Papa all'Angelus: non preoccuparti del domani

https://youtu.be/VuQXf7RZyt8


Scegliere fra Dio, che non delude mai, e gli idoli illusori, la ricchezza. Questa è il forte richiamo del Papa stamani all’Angelus in una Piazza San Pietro, illuminata da un sole splendente e gremita di circa 30mila fedeli. Francesco esorta ad affidarsi a Dio perché è un Padre amoroso. Ed è molto importante “in quest’epoca di orfanezza”, sentirlo Padre. Al termine della preghiera, il Papa ricorda la "Giornata delle malattie rare", che ricorre dopodomani. Il servizio di Debora Donnini:

“Non potete servire Dio e la ricchezza”. Parte dal brano evangelico di questa domenica la riflessione di Francesco all’Angelus. Si tratta quindi di compiere “una scelta chiara”:

“O il Signore, o gli idoli affascinanti ma illusori. Questa scelta che siamo chiamati a compiere si ripercuote poi in tanti nostri atti, programmi e impegni. E’ una scelta da fare in modo netto e da rinnovare continuamente, perché le tentazioni di ridurre tutto a denaro, piacere e potere sono incalzanti. Ci sono tante tentazioni per questo.”.

Onorare gli idoli porta a “risultati tangibili anche se fugaci”, rileva il Papa mentre scegliere Dio “non mostra sempre immediatamente i suoi frutti”. E’ quindi “una decisione” che “lascia a Dio la piena realizzazione” e che si prende nella speranza.

La speranza, “non si arresta di fronte ad alcune difficoltà”, perché “fondata sulla fedeltà di Dio, che mai viene meno”, ricorda Francesco:

"È fedele, è un padre fedele, è un amico fedele, è un alleato fedele".

Questo è quindi il cuore dell’esortazione del Papa: fidarsi di Dio perché è “un Padre amoroso”, che non dimentica mai i suoi figli e si prende cura degli esseri viventi nel creato, come rammenta Gesù stesso nel Vangelo.


 Per questo invita con insistenza a “non preoccuparci del domani”. E’ vero che la vita scorre sotto l’assillo delle preoccupazioni ma “quest’angoscia è spesso inutile”, ammonisce il Papa, “perché non riesce a cambiare il corso degli eventi”. 


Affidarsi a Dio, anche se non risolve magicamente i problemi, permette però di affrontarli “con l’animo giusto”:

Segue su


http://www.news.va/it/news/papa-allangelus-no-a-ricerca-affannosa-della-ricch




Angelus




venerdì 24 febbraio 2017

Chi sono i Cristiani Copti e perchè sono perseguitati / Who are the Copts? Why are they persecuted?


Coptic Christians in Sinai, Egypt are suffering terrific persecution lately. A lot of Coptic Christians have been kidnapped and 40 families have been deported from ElArish, Egypt, leaving all their money and assets behind escaping death. In the last 2 weeks only, 4 cases of Coptic Christians assassinations have been reported in North Sinai. World media is acting totally blind towards the Copts persecution in Egypt. 
#Egypt #world #coptic #christian #persecution #news #prayforcopts

http://www.lastampa.it/2017/02/24/esteri/lisis-uccide-un-altro-cristiano-in-egitto-credenti-fuggono-dal-sinai-D2E7kGGQbLFbZLVfyflhLI/pagina.html


http://www.interris.it/2017/02/24/113861/posizione-in-primo-piano/primopiano/stand-together-un-portale-per-aiutare-i-cristiani-perseguitati.html


il papa e la persecuzione dei cristiani copti



chi sono i cristiani copti?

7 gemelli?

Dal sito di Le Scienze

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10158176882785063&id=83508110062

La stella TRAPPIST-1, distante da noi 39 anni luce, è circondata da ben sette pianeti di dimensioni paragonabili a quelle terrestri, alcuni dei quali potrebbero essere simili al nostro anche per composizione e per la presenza di un'atmosfera e di un oceano di acqua liquida. La scoperta suggerisce che nella nostra galassia questo tipo di sistema potrebbe essere molto comune

Una stella non troppo distante da noi, e intorno sette pianeti di dimensioni simili a quelle della Terra, sei dei quali si trovano in una zona “temperata”, cioè in orbite tali che le temperature superficiali rimangono tra 0 e 100 gradi Celsius.


La scoperta è di Michaël Gillon, dell'Università di Liegi, in Belgio, e colleghi di una collaborazione internazionale, che la annunciano oggi sulle pagine di “Nature”, e suggerisce che nella Via Lattea questo tipo di sistema potrebbe essere comune.


Le misurazioni indicano che i sei pianeti interni hanno masse simili a quella della Terra e probabilmente hanno una composizione rocciosa. Inoltre, quelli intermedi hanno probabilmente un'atmosfera di tipo terrestre e acqua liquida sulla loro superficie.


Rappresentazione grafica del sistema TRAPPIST-1 (Credit: NASA/JPL-Caltech)Negli ultimi decenni, la ricerca di pianeti al di fuori del sistema solare ha avuto un successo incredibile: se ne contano ormai a migliaia. Il metodo più utilizzato per la “caccia” è la fotometria di transito, basata sul fatto che la luce emessa da una stella diminuisce quando un pianeta passa di fronte al disco della stella stessa rispetto alla direzione di vista dalla Terra. La variazione è minima, ma può essere misurata con gli strumenti attuali, che consentono anche di stimare anche la massa planetaria.


Quando la stella è di limitate dimensioni, la misurazione fotometrica è particolarmente agevole, perché la percentuale della superficie stellare che viene oscurata è notevole: ciò permette di documentare il transito di pianeti di dimensioni simili a quelle terrestri. Ora, nella Via Lattea, la maggior parte 


delle stelle è più piccola e meno luminosa del Sole, il che ha spinto i planetologi a monitorare in modo continuativo proprio la nostra galassia.


Nel 2010, Gillon e colleghi hanno iniziato a monitorare le stelle più piccole  vicine al Sole con il telescopio robotizzato da 60 centimetri di diametro TRAPPIST (the Transiting Planets and Planetesimals Small Telescope) dell'European Southern Observatory (ESO) di La Silla in Cile.


E nel maggio dello scorso anno hanno riferito la sensazionale scoperta di tre esopianeti in orbita intorno a una stella nana ultrafredda, che hanno battezzato TRAPPIST-1 ed è situata a circa 39 anni luce dal nostro Sole.


In seguito, hanno approfondito le osservazioni sia con telescopi terrestri sia effettuando un monitoraggio continuo per 20 giorni con il telescopio spaziale Spitzer della NASA. Risultato: ben 34 transiti documentati, attribuiti a un totale di sette pianeti.


Probabili aspetto e dimensioni dei sette pianeti, indicati con le lettere dell'alfabeto da b a h (Credit: NASA/JPL-Caltech)Ora il quadro generale è completo. Il sistema TRAPPIST-1 è estremamente compatto, piatto e ordinato. I sei pianeti interni hanno periodi orbitali tra 1,5 e 13 giorni e sono tutti “quasi risonanti”: ciò significa che nello stesso tempo in cui il pianeta più interno compie otto rivoluzioni, il secondo, il terzo e il quarto pianeta ne compiono cinque, tre e due, rispettivamente.


Questo schema fa sì che vi siano mutue influenze gravitazionali, che si manifestano in lievi variazioni nei tempi di transito osservati, che gli autori hanno utilizzato per stimare le masse planetarie.


Da queste stime, è emerso che il sistema planetario è incredibilmente somigliante a quello costituito da Giove e dai satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), anche se ha una massa circa 80 volte superiore. Le quattro lune, infatti, orbitano intorno a Giove con periodi compresi tra 1,7 e 17 giorni, anche in questo caso in condizioni di quasi-risonanza. Questa somiglianza suggerisce che i pianeti di TRAPPIST-1 e i satelliti galileiani si siano formati ed evoluti in modo simile.


Ma i dati forse più interessanti riguardano le dimensioni dei pianeti, la loro possibile composizione e il loro clima. L'analisi dei dati mostra che cinque di essi (bcef e g, secondo la sigle attribuite dagli autori, cioè il primo, secondo, terzo, quinto e sesto) hanno dimensioni simili a quelle terrestri, mentre g e h (il quarto e il settimo) hanno dimensioni intermedie tra quelle della Terra e quelle di Marte. Per i sei pianeti più interni, le stime dimensionali fanno ipotizzare che si tratti di pianeti rocciosi.


Rappresentazione artistica di come potrebbe apparire la superficie del pianeta f (Credit: NASA/JPL-Caltech)Utilizzando un semplice modello climatico e considerando le temperature tipiche della stella, si è stimato inoltre che ef e g (cioè il quarto, il quinto e il sesto) potrebbero avere un'atmosfera di tipo terrestre e persino un oceano liquido. Per i tre pianeti più interni invece si ipotizza che l'acqua liquida sia completamente evaporata a causa di un intenso effetto serra.


Nel caso del settimo e più esterno pianeta, i ricercatori non sono riusciti a determinare il periodo orbitale e l'interazione con i pianeti più interni, che saranno oggetto dei prossimi stud.


A questo proposito c'è grande attesa per le possibilità di ricerca che potrà garantire il telescopio spaziale James Webb della NASA, il cui lancio è previsto per il prossimo anno. I suoi strumenti potranno dire qualcosa sulla composizione dell'atmosfera dei pianeti e sulla loro emissione termica, ponendo dei limiti alle condizioni climatiche presenti sulla superficie


giovedì 23 febbraio 2017

Occidentali's karma


https://it.m.wikipedia.org/wiki/Occidentali%27s_Karma?wprov=sfla1


Il successo di pubblico questa volta coincide con il successo finale. Il vincitore del Festival di Sanremo, edizione 2017, è Francesco Gabbani.


CHI È


Francesco Gabbani ha vinto lo scorso anno tra le Nuove Proposte con Amen, ottenendo anche il Premio della Critica `Mia Martini´ e il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo. Nella notte, a Sanremo 2017, ha rivinto col brano “Occidentali’s Karma”, stavolta tra i Big. Poche ore prima aveva spopolato anche sui social il suo balletto con lo scimmione, nel quale si nasconde Filippo Ranaldi, 28enne coreografo di X Factor.


LA CARRIERA


Nato a Carrara nel 1982, all’età di 4 anni batte i primi colpi di batteria, a 9 anni inizia a studiare chitarra, a 18 firma il suo primo contratto che lo porta con il progetto Trikobalto, a registrare un album prodotto da Alex Neri e Marco Baroni dei Planet Funk. Nel 2010 arriva il secondo album, il tour in Francia e il video di Preghiera maledetta. I Trikobalto vengono scelti come supporter della data italiana degli Stereophonics e sono tra gli ospiti del Palafiori di Sanremo durante il Festival 2010. Nella primavera di quell’anno, Francesco lascia la band e firma un nuovo contratto per la realizzazione del suo primo progetto da solista. Nell’estate 2011 esce il singolo Estate, in autunno il videoclip di Maledetto amore, brano tratto dalla colonna sonora del film “L’amore fa male” di Mirca Viola.





IL VIDEO


ECCO IL TESTO DELLA CANZONE OCCIDENTALI’S KARMA CON CUI FRANCESCO GABBANI HA VINTO IL FESTIVAL DI SANREMO EDIZIONE 2017


Essere o dover essere
il dubbio amletico contemporaneo
come l’uomo del neolitico
nella tua gabbia 2×3 mettiti comodo
intellettuali nei caffè, internettologi
soci onorari del gruppo dei selfisti anonimi


L’intelligenza è démodé
risposte facili, dilemmi inutili
AAA cercasi (cerca si)
storie dal gran finale
sperasi (spera si)
comunque vada panta rei
and singing in the rain


Lezioni di Nirvana
c’è il Buddha in fila indiana
per tutti un’ora d’aria, di gloria
la folla grida un mantra
l’evoluzione inciampa
la scimmia nuda balla
occidentali’s karma
occidentali’s karma
la scimmia nuda balla
occidentali’s karma


Piovono gocce di Chanel
su corpi asettici
mettiti in salvo
dall’odore dei tuoi simili
tutti tuttologi col web
coca dei popoli
oppio dei poveri
AAA cercasi (cerca si)
umanità virtuale
sex appeal (sex appeal)
comunque vada panta rei
and singing in the rain


Lezioni di Nirvana
c’è il Buddha in fila indiana
per tutti un’ora d’aria, di gloria
la folla grida un mantra
l’evoluzione inciampa
la scimmia nuda balla
occidentali’s karma
occidentali’s karma
la scimmia nuda balla
occidentali’s karma


Quando la vita si distrae
cadono gli uomini
occidentali’s karma
occidentali’s karma
la scimmia si rialza
namastè alè


Lezioni di Nirvana
c’è il Buddha in fila indiana
per tutti un’ora d’aria, di gloria
la folla grida un mantra
l’evoluzione inciampa
la scimmia nuda balla
occidentali’s karma
occidentali’s karma
la scimmia nuda balla
occidentali’s karma


Be aware of procrastination

Today, you come face to face with your tendency to procrastinate. Notice your desire to procrastinate and how you justify the fact that you delay taking action. Can you locate a feeling in the body when you procrastinate?

https://youtu.be/4P785j15Tzk


Da
Be aware of procrastination

Today, you come face to face with your tendency to procrastinate. Notice your desire to procrastinate and how you justify the fact that you delay taking action. Can you locate a feeling in the body when you procrastinate?

http://www.consciousday.com/current-challenge

Daydream

You Daydream Surprisingly Often, And It's Not Helping | @curiositydotcom https://curiosity.com/topics/you-daydream-surprisingly-often-and-its-not-helping-curiosity?utm_source=androidapp

Se io ci sono non c'è la morte se c'è la morte non ci sono io (cit.Epicuro)

La dottrina di Epicuro sulla morte è semplice ed immediata. Il problema non è il fatto del morire, ma la paura della morte, quel sentimento che tanto ci turba e ci impedisce di raggiungere la serenità interiore. Come combatterla? La soluzione di Epicuro è questa: “Quando ci siamo noi, non c’è la morte”. E viceversa.

 

Epistola a Meneceo, 124-127

 

1      [...] Abítuati a pensare che nulla è per noi la morte, poiché ogni bene e ogni male è nella sensazione, e la morte è privazione di questa. Per cui la retta conoscenza che niente è per noi la morte rende gioiosa la mortalità della vita; non aggiungendo infinito tempo, ma togliendo il desiderio dell’immortalità. Niente c’è infatti di temibile nella vita per chi è veramente convinto che niente di temibile c’è nel non vivere piú. Perciò stolto è chi dice di temere la morte non perché quando c’è sia dolorosa ma perché addolora l’attenderla; ciò che, infatti, presente non ci turba, stoltamente ci addolora quando è atteso. Il piú terribile dunque dei mali, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c’è la morte, quando c’è la morte noi non siamo piú. Non è nulla dunque, né per i vivi né per i morti, perché per i vivi non c’è, e i morti non sono piú. Ma i piú, nei confronti della morte, ora la fuggono come il piú grande dei mali, ora come cessazione dei mali della vita la cercano. Il saggio invece né rifiuta la vita né teme la morte; perché né è contrario alla vita, né reputa un male il non vivere. E come dei cibi non cerca certo i piú abbondanti, ma i migliori, cosí del tempo non il piú durevole, ma il piú dolce si gode. Chi esorta il giovane a viver bene e il vecchio a ben morire è stolto, non solo per quel che di dolce c’è nella vita, ma perché uno solo è l’esercizio a ben vivere e ben morire. Peggio ancora chi dice:

                                                                              “bello non esser nato,

                               ma, nato, passare al piú presto le soglie dell’Ade”.

         [...]

2      Ancora, si ricordi, che il futuro non è né nostro, né interamente non nostro: onde non abbiamo ad attendercelo sicuramente come se debba venire, e non disperarne come se sicuramente non possa avvenire.

 

(Epicuro, Opere, Einaudi, Torino, 1970, pagg. 62-63

Mindfulness

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Da Wikipedia:


Mindfulness è la traduzione di "sati" che in lingua pali, il linguaggio utilizzato dal Buddha per i suoi insegnamenti, significa essenzialmente consapevolezzaattenzione, attenzione sollecita. Queste qualità dell'essere possono venire coltivate attraverso la meditazione.


Descrizione


Il concetto di Mindfulness deriva dagli insegnamenti del Buddismo (Vipassanā), dello Zen, e dalle pratiche di meditazione Yoga, ma solo dagli anni 70 negli Stati Uniti per opera di un medico del Massachusetts, Kabat-Zinn, questo modello è stato assimilato ed utilizzato come paradigma autonomo in alcune discipline mediche e psicoterapeutiche italiane, europee e d'oltre oceano.


Mindfulness è quindi una modalità di prestare attenzione, momento per momento, nell'hic et nunc, in modo intenzionale e non giudicante, al fine di risolvere (o prevenire) la sofferenza interiore e raggiungere un'accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza che comprende: sensazionipercezioniimpulsiemozionipensieri, parole, azioni e relazioni.

Migliorare questa modalità di prestare attenzione permette di cogliere, con maggiore prontezza, il sorgere di pensieri negativi che contribuiscono al malessere emotivo. La padronanza dei propri contenuti mentali e degli stili abituali di pensiero (capacità di automonitoraggiometacognizione) permette maggiori possibilità di esplorazione, espressione e cambiamento di tali contenuti.

Una gran quantità di pensieri negativi deriva dalla critica che il soggetto fa a sé stesso per il fatto di sentirsi ansiosodepresso o a disagio. Ai pensieri negativi (primari) che alimentano i disagi emotivi, si aggiungono ulteriori pensieri improduttivi (secondari) su di sé. Questo meccanismo di autoaccusa e autobiasimo genera una spirale che dà origine al ruminìo depressivo. La persona si pone così in una condizione di nemica di se stessa, anziché di alleata di se stessa. L'allenamento della consapevolezza permette di affinare l'attenzione verso questi meccanismi che deteriorano l'umore e depotenziano le capacità di ripresa psicologica o la prevenzione delle recidive depressive.

La teoria della mindfulness parte dalla riscoperta di metodi di cambiamento psicologico improntati a modalità intuitive di conoscenza di sé, in integrazione a metodi discorsivi e verbali di risoluzione dei problemi. In altri termini, prima di promuovere la messa in discussione delle convinzioni erronee o irrazionali che generano la sofferenza, il terapeuta agisce aiutando innanzitutto la persona a cambiare la relazione con i propri contenuti mentali. Si è arrivati ad osservare che gran parte della sofferenza dipende infatti dall'identificazione coi pensieri ("io sono i miei pensieri", "i pensieri sono fatti"), mentre il primo passo verso il cambiamento avviene grazie ad un allontanamento cognitivo dalle esperienze che si impongono nel campo di coscienza ("io ho dei pensieri", "i pensieri sono ipotesi").

Tale cambiamento genera la capacità flessibile di operare, quando necessario, un distacco dai contenuti mentali, che consente di osservarli con maggiore chiarezza. Questo distacco (detached mindfulness) diminuisce la reattività automatica che conduce ogni essere umano a profondere rapidi sforzi per evitare la sofferenza. Questi sforzi, ironicamente, possono essere di per sé apportatori di ulteriore sofferenza, poiché si basano su ideali irrealistici di "trasparenza" emotiva, rimarcano l'inaccettabilità del momento presente e pongono gli obiettivi di felicità nel futuro. La mindfulness promuove esperienze di accoglimento del presente, di comprensione più ampia e delicata delle difficoltà e di tolleranza delle emozioni e delle percezioni negative quali esperienze da includere ed attraversare con equanimità nel proprio percorso esistenziale.

"Equanime è quello stato emotivo stabile, responsivo e non reattivo, propizio alla focalizzazione dell'attenzione sul momento attuale e caratterizzato da costanza dell'umore, distacco e serenità al cospetto delle cose e dei fenomeni effimeri"

Risvolti terapeutici


Gli interventi terapeutici mindfulness-based riguardano principalmente la Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) e la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT), sviluppata da Jon Kabat-Zinn nel 1979 presso il Medical Center della University of Massachusetts


Lo sviluppo della facoltà di mindfulness è affidato a momenti "formali" (il protocollo MBSR prevede cicli di otto settimane in cui si praticano otto differenti esercizi di meditazione della durata che va dai tre ai trenta minuti) e a momenti "informali", che consistono nel promuovere un abito mentale costante improntato alla continuità della consapevolezza nella vita quotidiana.

Queste tecniche, derivate sostanzialmente dalla terapia cognitiva classica, sono asservite al trattamento di molteplici patologie, fra cui: depressione, disturbo borderlineansiaattacchi di panico, disturbi con componenti psicosomaticheossessivo-compulsivialimentari e dell'umore. La meditazione di mindfulness trova applicazione anche in quei disagi esistenziali non direttamente ascrivibili a disturbi o patologie vere e proprie, ma avvertiti come "eccesso di pensiero" o neoplasia cognitiva.

Di notevole interesse è la mole di evidenze scientifiche che attestano gli effetti della pratica meditativa assidua su alcune strutture anatomiche chiave del cervello adibite alla regolazione delle emozioni e sull'attività cellulare di interi distretti dell'organismo. Da una recente rassegna bibliografica sono stati evidenziati:

1) incremento e rimodulazione dell'attività della corteccia del lobo prefrontale sinistro(sede delle emozioni positive);

2) incremento e rimodulazione dell'attività dei nuclei profondi dell'emisfero destro (parte intuitiva e digitale dell'esperienza esistenziale e percettiva) e dell'amigdala (struttura cerebrale collegata all'esperienza della paura);

3) intervento neuro-modulato da citochine e altri neuromodulatori e glucocorticoidi sugli assi ipofisiari e sulla secrezione di cortisolo;

4) modulazione adattiva dell'immunità cellulo mediata;

5) effetti protettivi sul DNA, mediati da un aumento dell'attività della telomerasi.

Gli ambiti di studio ed applicazione della mindfulness investono le scienze cognitive e le neuroscienze e ambiti della medicina quali la medicina comportamentale, la riabilitazione, la ginecologia, l'oncologia, l'endocrinologia, la cardiologia, l'immunologia, l'algologia e la medicina psicosomatica.

Critiche


Alcuni appunti mossi alla Mindfulness, si riferiscono al fatto di rappresentare la terza generazione della Terapia Cognitiva (Third Generation CBT – Cognitive Behavioral Therapy) e di trarre le sue origini da tecniche meditative diffusamente conosciute e praticate da secoli; su un piano prettamente terapeutico però, essa non ricalca nessuna delle filosofie e religioni da cui sembra prendere limitati spunti di base.


La corrente della Mindfulness si divide tra "radicali" e "incorporazionisti". I primi promulgano un significato e un valore della proposta terapeutica come un percorso innovativo e autonomo. I secondi, invece, desiderano integrare le tecniche di meditazione all'interno di un più ampio percorso psicoterapeutico

Strong mindes

Strong mindes discus ideas, average mindes discuss facts, poor mindes discuss people

http://www.goodreads.com/quotes/472923-strong-minds-discuss-ideas-average-minds-discuss-events-weak-minds

https://g.co/kgs/45E301

mercoledì 22 febbraio 2017

Leading by example

Leading by example.
Questo blog è stato creato per raccogliere tutto ciò che è prodotto del cervello umano.. ossia (in rigoroso ordine casuale) :
cazzate, politica, psicologia, musica, arte, letteratura, sport, neuroscienze, mindfulness, yoga, filosofie orientali, sociologia, filosofia, neurochirurgia.. 
e tutto quello che può venirvi in mente aprendo la sezione notizie di facebook

con la ambizione piccola o grande di dimostrare che siamo tutti uguali.
Il nostro cervello è uguale.. è una macchina meravigliosa.. e potenzialmente tutti sono in grado di fare tutto.. basta volerlo